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27 Giugno 2010 |
Scalzi e storti
La Chiesa di san Michele degli Scalzi, a Pisa, possiede un campanile che si erge sul fianco destro, di forma quadrangolare, fortemente inclinato, con una pendenza del 5% a causa di un cedimento del terreno geologicamente instabile formatosi con le alluvioni dell'Arno. E' la seconda torre pendente della città di Pisa, anche se è molto meno famosa del celebre campanile di piazza dei miracoli. La piena dell'Arno dell'aprile 1949 ruppe l'argine in prossimità della chiesa stessa, minando alla base la stabilità del già martoriato edificio sacro che, nonostante le lesioni, grazie nuovi consolidamenti ancora oggi si presenta con tutto il suo antico fascino.
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Parolaccia “volgare” in chiesa romana
La chiesa di S. Clemente "allo stradone di S. Giovanni", come a Roma viene indicata la via di S. Giovanni in Laterano, è una delle più antiche chiese dell'Urbe e tra le più frequentate e ammirate dai turisti italiani e stranieri. Essa presenta varie curiosità. E' attraversata, ad esempio, da un piccolo fiume sotterraneo che vi forma una cascatella un tempo visibile, poi prudentemente occultata, di cui però si ode distintamente il rumore. Ma la curiosità più strana, e unica nel suo genere in luogo sacro, è determinata da una parolaccia tipicamente romana, tuttora largamente in uso nel linguaggio popolare, contenuta in uno degli episodi della serie di "racconti a fumetti" (secolo XI) in lingua volgare, che si possono considerare i primi in assoluto nella storia fumettistica. Si tratta di importanti affreschi, che si ammirano nella basilica inferiore, tra i quali è raffigurata la "Leggenda di S. Alessio e di Sisinnio", dove a quest’ultimo è attribuita la frase: "Fili de le pute, trahite!".
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Paese che vai, chiesa che trovi
Le architetture dei luoghi di culto sono ricche di significati simbolici. In giro per il mondo, accanto agli edifici di grande magnificenza, troviamo quelli minuscoli e intimi. E’ il caso della Chiesa di San Francesco d’Assisi, a Ranchos de Taos (New Mexico).
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20 Giugno 2010 |
Mal di schiena? Cammina in ciabatte
Per chi soffre di problemi alle ginocchia spesso vengono trovate soluzioni altamente scientifiche. Esse vanno dalle scarpe a suola rigida e plantari alle ginocchiere, ma una nuova ricerca effettuata alla Rush University e pubblicata su Arthritis Care & Research ha scoperto che, oltre ai piedi nudi, la soluzione migliore sarebbe indossare le classiche ciabatte.
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La regina delle pizze
La pizza più amata dagli italiani e nel mondo è senza dubbio la Margherita: pomodoro, mozzarella e basilico fresco. La storia vuole che un giorno, siamo ai tempi dei Savoia, sua maestà Umberto I e la consorte regina Margherita, andarono in visita a Napoli ed espressero il desiderio di assaggiare la pizza di cui tanto sentivano parlare. Il pizzaiolo Raffaele Esposito, il miglior pizzaiolo dell'epoca, propose loro le sue pizze più gustose, fra queste la pizza pomodoro e mozzarella (pomodoro, aglio mozzarella, basilico, olio d'oliva). La regina apprezzò tutti gli assaggi, ma di una sola si entusiasmò talmente tanto che volle ringraziare ed elogiare per scritto l'artefice con un documento ufficiale. Fu così che Don Raffaele, per ricambiare questo gesto così gratificante, volle onorarla ribattezzando questa pizza: Pizza Margherita.
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Sacerdoti e laici
Il popolo cristiano, secondo il Nuovo Testamento, non è diviso in "sacerdoti" e "laici", perché questa distinzione è stata fatta solo nei secoli successivi al primo; la Parola di Dio considera tutti i veri cristiani "sacerdoti" nel senso di persone che offrono la propria vita a Dio.
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13 Giugno 2010 |
Saggezza indiana
Gli indiani d’America sono conosciuti per le loro “perle si saggezza"; ad esempio:
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Grande Spirito, preservami dal giudicare un uomo non prima di aver percorso un miglio nei suoi mocassini" (significato: mettiti nei panni dell’altro prima di giudicarlo)
- "Ci sono quattro strade che possono portarti dove vuoi andare. La prima ti conduce dove ti manda il tuo primo pensiero. Non è la strada giusta. Rifletti un poco. Affronti allora la seconda. Rifletti nuovamente, analizza anche la terza, ma non scegliere ancora. Finalmente, alla quarta riflessione tu sarai sulla strada giusta. Qualche volta, lascia passare una giornata prima di risolvere il tuo problema" (significato: non decidere a testa calda, ma ragiona a mente fredda)
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La simbologia celtica
Nella verde Irlanda nasce una delle culture mitologiche più misteriose del mondo, la magica cultura celtica. La simbologia celtica contiene numerosi simboli, qui di seguito vi proponiamo quelli più conosciuti e significativi.
Toro: è il simbolo della virilità, della sovranità, e della salute.
Gatto: i gatti venivano considerati i guardiani delle porte dell'oltretomba. La tradizione pagana prosegue nel primo cristianesimo con la leggenda irlandese del “Il viaggio di Maelduin” dove l'aldilà è rappresentato dalla nota Isola del Gatto.
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Scutigera coleoptrata: chi è costei?
A quanti di voi sarà capitato di vedere fuggire velocissimo questo centopiedi lungo i muri delle case o quando siete entrati in una stanza!?
Questo strano essere lungo pochi centimetri (fino a 4) e dalle tante zampe viene volgarmente chiamato Centopiedi a causa delle numerose zampe (quindici paia) presenti lungo tutto il corpo.
Pochi saranno rimasti entusiasti del suo incontro ma invece questo chilopode è molto importante. Infatti è un predatore utile all'interno delle nostre case in quanto alcune tra le sue prede preferite sono le Blatte o Scarafaggi, paralizzandole con un veleno e succhiandone il corpo.
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6 Giugno 2010 |
Come si forma un arcobaleno "a rovescio"?
Un arcobaleno si forma quando i raggi del sole entrano nelle goccioline d'acqua presenti nell'atmosfera, subiscono una riflessione, ed escono dalla goccia scomposti nei loro colori. L'arcobaleno è dunque l'insieme dei raggi che ci provengono riflessi con un'angolazione di 42° rispetto ai raggi del sole, il quale si trova necessariamente alle nostre spalle.
Un arcobaleno completo, quindi, avrebbe forma circolare, ma noi ne vediamo solo una parte perchè il resto viene tagliato all'orizzonte. Ma in aereo, o su una montagna, può capitare di vedere anche la parte inferiore dell'arcobaleno,e magari solo quella se la parte superiore è nascosta dalle nubi.
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Da dove nasce la parola "infinocchiare"?
Si dice che gli osti di una volta dessero da mangiare finocchi ai loro clienti quando volevano vendere vino annacquato o di cattiva qualità. Il finocchio infatti, come altri vegetali, satura le papille gustative e maschera gli aromi del vino, nel bene e nel male. Alcuni sostengono che i semi di finocchio venissero usati anche per mascherare il sapore della carne avariata.
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Perché si dice "secchione"?
L'origine di questo appellativo sarebbe da attribuire ai dialetti lombardi, per i quali il termine sgamelà aveva il senso di lavorare sodo, come uno scaricatore; qualcuno credette però che all'origine del colorito verbo ci fosse la gamella, o gavetta, un piccolo recipiente di alluminio. Se allora sgamelà voleva dire lavorar duro, si è pensato per analogia, che dalla segia (secchio), che è più capiente della gamella, potesse ben derivare un segioon, o secchione.
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