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COLOGNO MONZESE - GROPPELLO d'ADDA |
C'è una pista ciclabile che collega Milano con l'Adda, ed è praticamente tutta asfaltata! Qualche amante della mountain-bike storcerà il naso, ma in questo modo l'Alzaia, così è chiamata la strada che corre lungo il naviglio Martesana, diventa pedalabile con qualsiasi tipo di bicicletta e con un ridotto rischio di forature. Partendo da Cologno il modo più veloce per imboccare l'Alzaia è quello di intercettarla all'altezza di Vimodrone. La strada da percorrere per raggiungere l'Adda, e più precisamente Groppello d'Adda, è di circa 22 km. |
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Questi 22 km sono quasi tutti di pista ciclabile, fanno eccezione alcuni attraversamenti dove è richiesta una certa prudenza. Comunque, con la piuttosto recente costruzione dei sottopassaggi, il primo alla Padana, e il secondo alla provinciale 104 (tra Inzago e Cassano), si è risolto il problema di quei due attraversamenti che, fino a qualche anno fa, erano tra i più pericolosi poichè entrambi posti fuori dai centri abitati. |
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Sebbene una distanza del genere possa essere coperta procedendo ad un'andatura dignitosa in un'oretta scarsa, l'elevato traffico che caratterizza l'Alzaia, particolarmente nei fine-settimana primaverili ed estivi, obbliga anche i ciclo-amatori più grintosi a mantenere una velocità media difficilmente superore ai 18-20 km/h per evitare di far frontali in corsia di sorpasso con la solita coppietta di innamorati stagionati (rigorosamente l'uno a fianco all'altro) che avanza in senso opposto. Nel corso dei primi kilomentri si attraversano Vimodrone, Cernusco e Cassina de' Pecchi dove, vuoi per la presenza di diverse zone attrezzate e parchi, vuoi per la vicinanza della metropolitana, l'affollamento di amanti dello sport e, soprattutto, del passeggio è la più elevata di tutta la Martesana. Pertanto avanzare a velocità limitata con le mani sui freni e con la pazienza di togliere i piedi dai pedali più che un consiglio, è un obbligo.
Continuando verso l'Adda, la pista si restringe gradualmente, fino a raggiungere, nel tratto in porfido al centro di Gorgonzola, una larghezza tale da consentire il passaggio ad una sola bicicletta, come è possibile notare nella foto qui a destra. |
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Una cinquantina di metri oltre questa delicata strettoia ci si può fermare per una sosta di metà percorso, |
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prender fiato (ammesso che ce ne sia bisogno) e riempire le borracce alla fontanella che si incontra sulla destra. Da qui in poi l'Alzaia diventa più "respirabile" sia perchè meno trafficata, sia perchè il paesaggio circostante si fa meno cittadino e più rurale. Lungo quel paio di kilomentri che separa Gorgonzola da Bellinzago Lombardo si può finalmente spingere un po' sui pedali e sentire nelle orecchie il rumore dell'aria tagliata con la propria bici. Lo sprint è comunque destinato a durar poco perchè all'attraversamento di Gessate si è costretti a fermarsi e poggiare il piede a terra. Si continua quindi in direzione di Inzago ancora costeggiando il naviglio a sinistra e i campi a destra, si può spingere un po' sui pedali nuovamente, ma sempre per un tratto relativamente breve, nuovo attraversamento, nuovo stop. |
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Superato Inzago si intravede sulla destra la ciminiera di Cassano e ci si comincia a render conto chè l'Adda non è poi così lontano. Infatti con il sottopassaggio della provinciale 104 si entra nell'abitato di Groppello e subito dopo con un inaspettato curvone a sinistra del Naviglio, ci si immette sul rettilineo finale. |
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Ancora qualche pedalata e si arriva alla mitica fontanella di Groppello la cui acqua rinfrescante obbiliga ad un'ultima sosta per riempire di nuovo la propria borraccia (che spesso è ancora piena, perchè ci si è scordati di bere lungo la strada). Dopo questo doveroso rito, si prosegue dritti accanto al naviglio, che ora si trova parecchio più in basso rispetto alla pista, si pedala ancora per qualche centinaio di metri, si incontra un bivio:stando sulla sinistra di prosegue verso Vaprio e Paderno, buttandosi sulla destra si scende verso l'Adda. |
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E' qui che si trova un'area pic-nic, non eccessivamente curata a dir la verità, ma che può comunque andar bene se non si è troppo esigenti e si ha il principale desiderio di riposarsi davanti al fiume all'ombra di un albero.
Per tornare la strada è tutta sempre pianeggiante come all'andata eccezion fatta per la discesina finale, che ora si è trasformata ovviamente in una piacevole salitella.
Tutto ciò che c'era in generale da sapere riguardo al percorso è scritto in questa pagina; aggiungo il mio personale consiglio: se si è in compagnia e non si è |
particolarmente di fretta, perchè non rendere ancora più piacevole la biciclettata sulla Martesana facendo una gustosa sosta in una delle varie gelaterie che si incontrano lungo la pista ciclabile? |